L’ASCOLTO DEI MESSAGGI DEL CORPO

Manca la cultura di ascoltare i messaggi del nostro corpo fisico. Con tanto che lui si prodiga a “parlare”, “interloquire” con noi in tutti i modi.

Manca l’educazione all’ascolto del corpo fisico. In questa parte di mondo, l’ascolto prioritario è dedicato

alla mente, ai pensieri, ai giudizi costanti e continui di ciò che ci circonda con l’aggiunta dell’ingenua affermazione “ma io non giudico”, ai ragionamenti, ai paragoni, ai confronti. La mente, originariamente uno strumento divino, si è presa gran parte del nostro spazio.

Il corpo fisico comunica con noi in continuazione come, per esempio lo sbadiglio, il singhiozzo, lo starnuto. Tutto scontato, non è così?

Hai mai riflettuto su cos’è uno sbadiglio oppure prendi per assunto il pensiero e la domanda popolari “hai sonno?”

Il nostro corpo fisico porta con sé una innata intelligenza che, se abbiamo la disponibilità per ascoltare, ci dà indicazioni sul nostro stare bene oppure meno bene.

Il corpo non si stanca mai di cercare la nostra amorevole attenzione. Lo fa durante la notte quando ci svegliamo e noi attribuiamo “la colpa” all’avere mangiato pesante oppure al caldo che c’è fuori (esempi). Perché in verità l’innata intelligenza del nostro corpo fisico non dorme mai.

Si danno per scontati troppi segnali, troppo piccoli per attirare la nostra sovraffollata attenzione, dalle crosticine negli angoli degli occhi, il colpo di tosse (apparentemente occasionale) per liberarci dal catarro, le piccole macchie di varia natura sulla cute, i piccoli fastidi alle articolazioni e giunture, la vista annebbiata, la difficoltà di concentrazione, svegliarsi stanchi la mattina, avere sonno dopo avere assunto un pasto, cercare cibo con esasperazione, l’accumulo di grasso nel corpo, la mancanza di energia.

Per le signore, negli anni avanzati, al termine della fascia fertile della vita, le vampate di calore (per esempio), del tutto scontate, . È così perché è sempre stato così. Ma davvero?

A continuare con gli indizi che pervengono attraverso la postura e per non parlare di dolori. E quando proprio non vogliamo ascoltare, allora il corpo “ci urla addosso” ed è il momento nel quale, forse, prendiamo qualche provvedimento.

Parliamo di cattivo umore ed emozioni a bassa frequenza? In toto, l’elenco è interminabile.

Image by rawpixel.com

I messaggi del corpo sono un idioma. Un idioma assestante che con apertura e disponibilità possiamo ascoltare attivamente. Senza nulla togliere ai professionisti della salute, anzi. Quando ti rechi dal medico, che cosa gli racconti in fondo?

Dei messaggi del tuo corpo.

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