I popoli antichi del nostro bellissimo e variegato pianeta hanno una naturale ed intrinseca visione olistica dell’essere umano. Una visione d’insieme tra quello accade nel corpo fisico della persona, o nel mondo della materia, e come ciò che accade nel corpo fisico possa influenzare i pensieri e l’emozioni, quindi i

piani sottili della vita umana.

È vero anche il contrario, gli stessi pensieri e le stesse emozioni protratte a lungo nel tempo, se non sono a fine di bene, bensì oscuri, pesanti, limitanti e condizionanti, possono avere un’influenza negativa anche sullo stato di benessere del corpo fisico della persona.

Lo dice anche la scienza, i cui esiti e trattati, sono particolarmente importanti e quasi imprescindibili.

Gli antichi popoli si occupavano, e occupano, con grande riguardo, di energia e di piante medicinali, per aiutare a mantenere la salute della persona.

In riferimento all’energia dell’essere umano, già nell’antichità avevano scoperto, che se si mantiene in equilibrio il campo energetico della persona, si potevano evitare disagi nel corpo fisico. Sapevano che le forme pensiero ricorrenti diventavano agglomerati di energia densa che influenzavano lo scorrere libero della stessa. Oppure, che nel campo energetico della persona potevano annidarsi energie forensi ed estranee, che disturbano il benessere psico-fisico dell’interessato.

Pochi sanno ancora, che molti pensieri che affollano la nostra mente nel quotidiano, sono estranei, non ci appartengono, risultano acquisiti da altre persone.

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